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Ad ottobre il sabato è acquamotricità

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I corsi di acquaticità si rivolgono a tutti i bambini dai 3 ai 36 mesi, aiutano a vincere le paure legate all'acqua attraverso il gioco in compagnia del genitore più "acquatico". L’istruttore vi accompagnerà in questa esplorazione dell'acqua e alla scoperta del corpo. 

L'acquaticità neonatale crea una  predispozione del neonato nel muoversi nell’acqua sperimentando le abilità motorie che saranno le basi per camminare e correre. Per i genitori sarà la scoperta di nuove capacità dei propri figli: osservando, conoscendo e capendo i bisogni dei bambini.

Tra i principali benefici del nuoto neonatale si possono menzionare:il rafforzamento del sistema cardiorespiratorio e dell’apparato scheletrico, la mobilità degli arti e del tronco, una maggiore tonicità dei muscoli e, forse il più gradito ai genitori in debito di sonno, lo stimolo dell’appetito e del rilassamento.

L’istruttore guida i genitori durante tutta la lezione nell’esecuzione di esercizi da far fare ai bambini, in modo da stimolare i loro sensi; durante le attività i bambini vengono sostenuti, in posizione verticale in maniera ferma ma non stretta, così da non contrastare le leggi dello sviluppo motorio.

L’ambiente è giocoso ma anche concentrato soprattutto quando arriva il momento delle immersioni, una vera prova di coraggio, non tanto per i bimbi che non battono ciglio come se lo avessero sempre fatto, ma per i genitori che gradualmente sono portati a comprendere che il bambino è perfettamente competente e in grado di andare sott’acqua. Non bisogna aver paura che il piccolo possa bere l’acqua, perché fino ad un anno di vita è presente il diving reflex, riflesso di immersione, per cui si chiuderà automaticamente il passaggio tra bocca e polmoni. Si tratta, secondo alcuni, di un ricordo della vita intrauterina. 

La piscina è mantenuta ad una temperatura di 30°. Durata della lezione 30 minuti.

Sono necessari: cuffia (per mamma o papà), pannolino per acqua e costume contenitivo, consigliamo magliette termiche o tutine in neoprene così da stare caldi anche a contatto con l’acqua, asciugamano e olio di mandorle o crema per il bimbo, al quale non servirà la cuffia. Dopo la piscina, bisogna sciacquare bene la pelle e i capelli con acqua e saponi delicati adatti. La prima cosa da fare una volta usciti dalla vasca è quella di avvolgere il piccolo in un accappatoio morbido e con cappuccio, e badare ad asciugare con meticolosità il cono interno delle orecchie. A questo proposito, suggeriamo due teli o accappatoi, uno per l’uscita dalla piscina e l’altro per il dopo doccia. In questo modo il bambino sarà sempre a contatto con una superficie asciutta.

Da sapere: nello spogliatoio si potrà usufruire di un fasciatoio per facilitare il momento del cambio. Vi preghiamo di lasciare i passeggini chiusi nella zona phon. Il movimento fisico mette appetito tanto agli adulti quanto ai più piccoli, e quasi sempre dopo l’immersione in acqua il bimbo ha fame e, come vedrete a breve, sonno.

Il Club Interamnia consiglia: di far entrare i papà in acqua con i propri bimbi per ridurre quella sensazione naturale di esclusione del papà nella relazione mamma-bambino soprattutto nei primi mesi di allattamento. 

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